(contiene le opere di "Realtà Nascoste") |
LE MIE MANI
Né il giorno squarciato dal fulmine |
Sul muro diroccato cosparso di vetri acuminati le mani del pittore si aggrappano come uncini. E' uno sforzo sovrumano che egli compie per raggiungere una terra leggera come la speranza che si vede al di là del muro. Ma le mani si piagano, le spine si conficcano nella carne, e sembrano urlare lo stesso immenso sforzo che si legge sul tronco contorto dell'albero. Le ferite lacerano la pelle da cui esce sangue. Un sangue autentico che l'autore ha strappato alle sue vene per affermare la verità con la speranza che domani possano germogliare fiori solitari sui prati.